Introduzione

La realizzazione di questo progetto, per dimensione economica e imprenditoriale, è unica nel panorama europeo. La sua storia dimostra che è possibile eliminare tramite collaborazione effettuata presso quindi una Cooperativa, le degenerazioni createsi fra i tifosi, in particolare gli Ultrà.



La nascita

Ripercorrendo la fine degli anni '80 e i primi degli anni '90, si può ricordare il periodo di massima contrapposizione fra le due squadre calcistiche Genoa e Sampdoria. In particolare si ricorda un aneddoto nel quale le due tifoserie deciderono di “regolare i conti” con spranghe e altri oggetti violenti. Le conseguenze non furono delle migliori, infatti si effettuarono molti arresti e vi furono una decina di feriti. La Questura di Genova, una volta convocati i capi Ultrà per cercare di far ricucire i rapporti, convocò il Dott. Mario Tullo (mediatore tra gli ultrà e l'Istituzione), il quale propose il progetto di creazione di una Cooperativa in cambio dell'appalto di pulizie dello Stadio comunale, che successivamente venne approvato. In seguito il contatto quotidiano fra le opposte tifoserie sembrò riappacificare quella situazione che ebbe costituito gravi problemi all'ordine pubblico.



Il progetto

Le fondamenta della Cooperativa sociale, che si crearono grazie alle due tifoserie e il Comune di Genova, e il risultato del lavoro che si svolse e che tutt'oggi ritroviamo, diedero forte esempio di prevenzione degli atteggiamenti violenti avvenuti in precedenza. La “Concessione in uso dello Stadio comunale Luigi Ferraris alla società Genova e Sampdoria” avvenuto il 12 Marzo 1990, diede inizio a tutto.
Questo progetto inizialmente comprese:
  • un piano d'inserimento lavorativo per la durata del progetto, di n°10 disoccupati (tra cui 9 giovani tra i 18 e 29 anni) residenti nel Comune di Genova e appartenenti a fasce svantaggiate.
  • un piano di formazione – socializzazione al lavoro.
  • un'organizzazione, quindi, del servizio che consente la pulizia dello Stadio L.Ferraris, così come richiesto dalla Civica Amministrazione.
Tutto questo ovviamente avvenne prendendo in considerazine il basso livello di scolarizzazione e la quasi nulla conoscenza dell'economia e della gestione del lavoro, quindi si presero contatti con Sert e Enti e si iniziarono a frequentare i corsi per l'apprendimento delle norme fondamentali del mercato.



Il frutto

Quando la Cooperativa mosse i primi passi vi erano circa 12 dipendenti; attualmente vi sono un'ottantina di lavoratori regolari assunti. Lo statuto prevedeva che ci fosse una percentuale pari al 30% di persone svantaggiate che avrebbero dovuto far parte di questa società; tutt'oggi il tasso di percentualità pari a quasi il 50 percento è rappresentato da ex tossicodipendenti, ex detenuti, ex alcooldipendenti e malati psichici e altre categorie appartenenti a fascie più svantaggiate. Attualmente fa parte del Consorzio OMNIA di Genova e per due anni di seguito la Cooperativa Genova Insieme è stata premiata come realtà lavorativa in maggiore sviluppo nella nostra città.



Lo scopo

Lo scopo dei Soci della Cooperativa che intendono perseguire, è quello di ottenere tramite la gestione in forma associata dell'azienda, continuità di occupazione lavorativa e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali, e la crescita professionale e culturale di chi ne fa parte.